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Riveduta Bibbia 1927 - Luca - Luca 19

Luca 19:8-32

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8Ma Zaccheo, presentatosi al Signore, gli disse: Ecco, Signore, la metà de’ miei beni la do ai poveri; e se ho frodato qualcuno di qualcosa gli rendo il quadruplo.
9E Gesù gli disse: Oggi la salvezza è entrata in questa casa, poiché anche questo è figliuolo d’Abramo:
10poiché il Figliuol dell’uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perito.
11Or com’essi ascoltavano queste cose, Gesù aggiunse una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi pensavano che il regno di Dio stesse per esser manifestato immediatamente.
12Disse dunque: Un uomo nobile se n’andò in un paese lontano per ricevere l’investitura d’un regno e poi tornare.
13E chiamati a sé dieci suoi servitori, diede loro dieci mine, e disse loro: Trafficate finch’io venga.
14Ma i suoi concittadini l’odiavano, e gli mandaron dietro un’ambasciata per dire: Non vogliamo che costui regni su noi.
15Ed avvenne, quand’e’ fu tornato, dopo aver ricevuto l’investitura del regno, ch’egli fece venire quei servitori ai quali avea dato il danaro, per sapere quanto ognuno avesse guadagnato, trafficando.
16Si presentò il primo e disse: Signore, la tua mina ne ha fruttate altre dieci.
17Ed egli gli disse: Va bene, buon servitore; poiché sei stato fedele in cosa minima, abbi podestà su dieci città.
18Poi venne il secondo, dicendo: La tua mina, signore, ha fruttato cinque mine.
19Ed egli disse anche a questo: E tu sii sopra cinque città.
20Poi ne venne un altro che disse: Signore, ecco la tua mina che ho tenuta riposta in un fazzoletto,
21perché ho avuto paura di te che sei uomo duro; tu prendi quel che non hai messo, e mieti quel che non hai seminato.
22E il padrone a lui: Dalle tue parole ti giudicherò, servo malvagio! Tu sapevi ch’io sono un uomo duro, che prendo quel che non ho messo e mieto quel che non ho seminato;
23e perché non hai messo il mio danaro alla banca, ed io, al mio ritorno, l’avrei riscosso con l’interesse?
24Poi disse a coloro ch’eran presenti: Toglietegli la mina, e date la a colui che ha le dieci mine.
25Essi gli dissero: Signore, egli ha dieci mine.
26Io vi dico che a chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
27Quanto poi a quei miei nemici che non volevano che io regnassi su loro, menateli qua e scannateli in mia presenza.
28E dette queste cose, Gesù andava innanzi, salendo a Gerusalemme.
29E avvenne che come fu vicino a Betfage e a Betania presso al monte detto degli Ulivi, mandò due de’ discepoli, dicendo:
30Andate nella borgata dirimpetto, nella quale entrando, troverete legato un puledro d’asino, sopra il quale non è mai montato alcuno; scioglietelo e menatemelo.
31E se qualcuno vi domanda perché lo sciogliete, direte così: Il Signore ne ha bisogno.
32E quelli ch’erano mandati, partirono e trovarono le cose com’egli avea lor detto.

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