15Altri invece dicevano: E’ Elia! Ed altri: E’ un profeta come quelli di una volta.
16Ma Erode, udito ciò, diceva: Quel Giovanni ch’io ho fatto decapitare, è lui che è risuscitato!
17Poiché esso Erode avea fatto arrestare Giovanni e l’avea fatto incatenare in prigione a motivo di Erodiada, moglie di Filippo suo fratello, ch’egli, Erode, avea sposata.
18Giovanni infatti gli diceva: E’ non t’è lecito di tener la moglie di tuo fratello!
19Ed Erodiada gli serbava rancore e bramava di farlo morire, ma non poteva;
20perché Erode avea soggezione di Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e lo proteggeva; dopo averlo udito era molto perplesso, e l’ascoltava volentieri.
21Ma venuto un giorno opportuno che Erode, nel suo natalizio, fece un convito ai grandi della sua corte, ai capitani ad ai primi della Galilea,
22la figliuola della stessa Erodiada, essendo entrata, ballò e piacque ad Erode ed ai commensali. E il re disse alla fanciulla: Chiedimi quello che vuoi e te lo darò.
23E le giurò: Ti darò quel che mi chiederai; fin la metà del mio regno.
24Costei, uscita, domandò a sua madre: Che chiederò? E quella le disse: La testa di Giovanni Battista.
25E rientrata subito frettolosamente dal re, gli fece così la domanda: Voglio che sul momento tu mi dia in un piatto la testa di Giovanni Battista.
26Il re ne fu grandemente attristato; ma a motivo de’ giuramenti fatti e dei commensali, non volle dirle di no;
27e mandò subito una guardia con l’ordine di portargli la testa di lui.
28E quegli andò, lo decapitò nella prigione, e ne portò la testa in un piatto, e la dette alla fanciulla, e la fanciulla la dette a sua madre.
29I discepoli di Giovanni, udita la cosa, andarono a prendere il suo corpo e lo deposero in un sepolcro.
30Or gli apostoli, essendosi raccolti presso Gesù gli riferirono tutto quello che avean fatto e insegnato.
31Ed egli disse loro: Venitevene ora in disparte, in luogo solitario, e riposatevi un po’. Difatti, era tanta la gente che andava e veniva, che essi non aveano neppur tempo di mangiare.
32Partirono dunque nella barca per andare in un luogo solitario in disparte.
33E molti li videro partire e li riconobbero; e da tutte le città accorsero là a piedi e vi giunsero prima di loro.
34E come Gesù fu sbarcato, vide una gran moltitudine e n’ebbe compassione, perché erano come pecore che non hanno pastore; e si mise ad insegnar loro molte cose.
35Ed essendo già tardi, i discepoli gli s’accostarono e gli dissero: Questo luogo è deserto ed è già tardi;
36licenziali, affinché vadano per le campagne e per i villaggi d’intorno a comprarsi qualcosa da mangiare.
37Ma egli rispose loro: Date lor voi da mangiare. Ed essi a lui: Andremo noi a comprare per dugento danari di pane e daremo loro da mangiare?
38Ed egli domandò loro: Quanti pani avete? andate a vedere. Ed essi, accertatisi, risposero: Cinque, e due pesci.
39Allora egli comandò loro di farli accomodar tutti a brigate sull’erba verde;
40e si assisero per gruppi di cento e di cinquanta.
41Poi Gesù prese i cinque pani e i due pesci, e levati gli occhi al cielo, benedisse e spezzò i pani, e li dava ai discepoli, affinché li mettessero dinanzi alla gente; e i due pesci spartì pure fra tutti.
42E tutti mangiarono e furon sazi;
43e si portaron via dodici ceste piene di pezzi di pane, ed anche i resti dei pesci.
44E quelli che avean mangiato i pani erano cinquemila uomini.
45Subito dopo Gesù obbligò i suoi discepoli a montar nella barca e a precederlo sull’altra riva, verso Betsaida, mentre egli licenzierebbe la moltitudine.
46E preso commiato, se ne andò sul monte a pregare.
47E fattosi sera, la barca era in mezzo al mare ed egli era solo a terra.
48E vedendoli che si affannavano a remare perché il vento era loro contrario, verso la quarta vigilia della notte, andò alla loro volta, camminando sul mare; e voleva oltrepassarli;
49ma essi, vedutolo camminar sul mare, pensarono che fosse un fantasma e si dettero a gridare;
50perché tutti lo videro e ne furono sconvolti. Ma egli subito parlò loro e disse: State di buon cuore, son io; non temete!
51E montò nella barca con loro, e il vento s’acquetò; ed essi più che mai sbigottirono in loro stessi,
52perché non avean capito il fatto de’ pani, anzi il cuor loro era indurito.
53Passati all’altra riva, vennero a Gennesaret e vi presero terra.