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Riveduta Bibbia 1927 - Ecclesiaste - Ecclesiaste 4

Ecclesiaste 4:5-15

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5Lo stolto incrocia le braccia e mangia la sua propria carne.
6Val meglio una mano piena di riposo, che ambo le mani piene di travaglio e di corsa dietro al vento.
7E ho visto anche un’altra vanità sotto il sole:
8un tale è solo, senz’alcuno che gli stia da presso; non ha né figlio né fratello, e nondimeno s’affatica senza fine, e i suoi occhi non si sazian mai di ricchezze. E non riflette: Ma per chi dunque m’affatico e privo l’anima mia d’ogni bene? Anche questa è una vanità e un’ingrata occupazione.
9Due valgon meglio d’un solo, perché sono ben ricompensati della loro fatica.
10Poiché, se l’uno cade, l’altro rialza il suo compagno; ma guai a colui ch’è solo, e cade senz’avere un altro che lo rialzi!
11Così pure, se due dormono assieme, si riscaldano; ma chi è solo, come farà a riscaldarsi?
12E se uno tenta di sopraffare colui ch’è solo, due gli terranno testa; una corda a tre capi non si rompe così presto.
13Meglio un giovinetto povero e savio, d’un re vecchio e stolto che non sa più ricevere ammonimenti.
14E’ uscito di prigione per esser re: egli, ch’era nato povero nel suo futuro regno.
15Io ho visto tutti i viventi che vanno e vengono sotto il sole unirsi al giovinetto, che dovea succedere al re e regnare al suo posto.

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