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Sacra Bibbia - LUCA - LUCA 22

LUCA 22:3-47

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3Or Satana entrò in Giuda, detto per soprannome Iscariot, il quale era del numero de' dodici.
4Ed egli andò, e ragionò co' principali sacerdoti, e co' capitani, come egli lo metterebbe loro nelle mani.
5Ed essi se ne rallegrarono, e patteggiarono con lui di dargli danari.
6Ed egli promise di darglielo nelle mani; e cercava opportunità di farlo senza tumulto.
7OR venne il giorno degli azzimi, nel qual conveniva sacrificar la pasqua.
8E Gesù mandò Pietro e Giovanni, dicendo: Andate, apparecchiateci la pasqua, acciocchè la mangiamo.
9Ed essi gli dissero: Ove vuoi che l'apparecchiamo?
10Ed egli disse loro: Ecco, quando sarete entrati nella città, voi scontrerete un uomo, portando un testo pien d'acqua; seguitatelo nella casa ov'egli entrerà.
11E dite al padron della casa: Il Maestro ti manda a dire: Ov'è la stanza, nella quale io mangerò la pasqua co' miei discepoli?
12Ed esso vi mostrerà una gran sala acconcia; quivi apparecchiate la pasqua.
13Essi dunque, andati, trovaron come egli avea lor detto, ed apparecchiaron la pasqua.
14E quando l'ora fu venuta, egli si mise a tavola, co' dodici apostoli.
15Ed egli disse loro: Io ho grandemente desiderato di mangiar questa pasqua con voi, innanzi che io soffra.
16Perciocchè io vi dico che non ne mangerò più, finchè tutto sia compiuto nel regno di Dio.
17Ed avendo preso il calice, rendè grazie, e disse: Prendete questo calice, e distribuitelo tra voi;
18perciocchè, io vi dico che non berrò più del frutto della vigna, finchè il regno di Dio sia venuto.
19Poi, avendo preso il pane, rendè grazie, e lo ruppe, e lo diede loro, dicendo: Quest'è il mio corpo, il quale è dato per voi; fate questo in rammemorazione di me.
20Parimente ancora, dopo aver cenato, diede loro il calice, dicendo: Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, il quale è sparso per voi.
21Nel rimanente, ecco, la mano di colui che mi tradisce è meco a tavola.
22E il Figliuol dell'uomo certo se ne va, secondo ch'è determinato; ma, guai a quell'uomo per cui egli è tradito!
23Ed essi cominciarono a domandarsi gli uni gli altri, chi fosse pur quel di loro che farebbe ciò.
24OR nacque ancora fra loro una contesa, chi di loro paresse che fosse il maggiore.
25Ma egli disse loro: I re delle genti le signoreggiano, e coloro che hanno podestà sopra esse son chiamati benefattori.
26Ma non già così voi; anzi, il maggiore fra voi sia come il minore, e quel che regge come quel che ministra.
27Perciocchè, quale è il maggiore, colui ch'è a tavola, o pur colui che serve? non è egli colui ch'è a tavola? or io sono in mezzo di voi come colui che serve.
28Or voi siete quelli che siete perseverati meco nelle mie tentazioni.
29Ed io altresì vi dispongo il regno, siccome il Padre mio me l'ha disposto;
30acciocchè voi mangiate, e beviate, alla mia tavola, nel mio regno; e sediate sopra de' troni, giudicando le dodici tribù d'Israele.
31IL Signore disse ancora: Simone, Simone, ecco, Satana ha richiesto di vagliarvi, come si vaglia il grano.
32Ma io ho pregato per te, acciocchè la tua fede non venga meno; e tu, quando un giorno sarai convertito, conferma i tuoi fratelli.
33Ma egli disse: Signore, io son presto ad andar teco, e in prigione, ed alla morte.
34Ma Gesù disse: Pietro, io ti dico che il gallo non canterà oggi, prima che tu non abbi negato tre volte di conoscermi.
35POI disse loro: Quando io vi ho mandati senza borsa, e senza tasca, e senza scarpe, avete voi avuto mancamento di cosa alcuna? Ed essi dissero: Di niuna.
36Disse loro adunque: Ma ora, chi ha una borsa tolgala; parimente ancora una tasca; e chi non ne ha venda la sua vesta, e comperi una spada.
37Perciocchè, io vi dico che conviene che eziandio questo ch'è scritto sia adempiuto in me: Ed egli è stato annoverato fra i malfattori. Perciocchè le cose, che sono scritte di me, hanno il lor compimento.
38Ed essi dissero: Signore, ecco qui due spade. Ed egli disse loro: Basta.
39POI, essendo uscito, andò, secondo la sua usanza, al monte degli Ulivi; e i suoi discepoli lo seguitavano anch'essi.
40E giunto al luogo, disse loro: Orate, che non entriate in tentazione.
41Allora egli fu divelto da loro, quasi per una gettata di pietra;
42e postosi in ginocchioni, orava, dicendo: Padre, oh! volessi tu trasportar da me questo calice! ma pure, non la mia volontà, me la tua sia fatta.
43Ed un angelo gli apparve dal cielo confortandolo.
44Ed egli, essendo in agonia, orava vie più intentamente; e il suo sudore divenne simile a grumoli di sangue, che cadevano in terra.
45Poi, levatosi dall'orazione, venne ai suoi discepoli, e trovò che dormivano di tristizia.
46E disse loro: Perchè dormite? levatevi, ed orate, che non entriate in tentazione.
47ORA, mentre egli parlava ancora, ecco una turba; e colui che si chiamava Giuda, uno de' dodici, andava davanti a loro, e si accostò a Gesù per baciarlo; perciocchè egli avea loro dato questo segno: Colui chi io bacerò è desso.

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