5come me ne son testimoni il sommo sacerdote e tutto il concistoro degli anziani, dai quali avendo pure ricevuto lettere per i fratelli, mi recavo a Damasco per menare legati a Gerusalemme anche quelli ch’eran quivi, perché fossero puniti.
6Or avvenne che mentre ero in cammino e mi avvicinavo a Damasco, sul mezzogiorno, di subito dal cielo mi folgoreggiò d’intorno una gran luce.
7Caddi in terra, e udii una voce che mi disse: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?
8E io risposi: Chi sei, Signore? Ed egli mi disse: Io son Gesù il Nazareno, che tu perseguiti.
9Or coloro ch’eran meco, videro ben la luce ma non udirono la voce di colui che mi parlava.
10E io dissi: Signore, che debbo fare? E il Signore mi disse: Lèvati, va’ a Damasco, e quivi ti saranno dette tutte le cose che t’è ordinato di fare.
11E siccome io non ci vedevo più per il fulgore di quella luce, fui menato per mano da coloro che eran meco, e così venni a Damasco.
12Or un certo Anania, uomo pio secondo la legge, al quale tutti i Giudei che abitavan quivi rendevan buona testimonianza,
13venne a me; e standomi vicino, mi disse: Fratello Saulo, ricupera la vista. Ed io in quell’istante ricuperai la vista, e lo guardai.
14Ed egli disse: L’Iddio de’ nostri padri ti ha destinato a conoscer la sua volontà, e a vedere il Giusto, e a udire una voce dalla sua bocca.