5Io mi levai, per aprire al mio amico; E le mie mani stillarono mirra, E le mie dita mirra schietta, Sopra la maniglia della serratura.
6Io apersi all'amico mio; Ma l'amico mio già si era ritratto, ed era passato oltre. Io era fuor di me, quando egli parlava; Io lo cercai, ma non lo trovai; Io lo chiamai, ma egli non mi rispose.
7Le guardie, che vanno attorno alla città, mi trovarono, Mi batterono, mi ferirono; Le guardie delle mura mi levarono il mio velo d'addosso.
8Io vi scongiuro, figliuole di Gerusalemme, Se trovate il mio amico, Che gli rapporterete? Rapportategli che io languisco di amore.
9Che è il tuo amico, più che un altro amico, O la più bella d'infra le femmine? Che è il tuo amico, più che un altro amico, Che tu ci hai così scongiurate?
10Il mio amico è bianco e vermiglio, Portando la bandiera fra diecimila.
11Il suo capo è oro finissimo, Le sue chiome sono crespe, Brune come un corvo.
12I suoi occhi paiono colombe presso a ruscelli d'acque; E sono come lavati in latte, Posti come dentro i castoni d'un anello.
13Le sue guance son simili ad un'aia d'aromati, Ad aiuole di fiori odorosi; Le sue labbra paiono gigli, E stillano mirra schietta.
14Le sue mani paiono anelli d'oro, Ne' quali sono incastonati berilli; Il suo corpo è avorio pulito, Coperto di zaffiri.
15Le sue gambe son come colonne di marmo, Fondate sopra piedistalli d'oro fino; Il suo aspetto è simile al Libano, Eccellente come i cedri.
16Il suo palato è tutto dolcezze, Ed egli è tutto amorevolezze. Tale è l'amor mio, tale è l'amico mio, O figliuole di Gerusalemme.