3 Sono stanco di gridare, la mia gola è riarsa; gli occhi mi vengon meno, mentre aspetto il mio Dio.
4 Quelli che m’odiano senza cagione sono più numerosi de’ capelli del mio capo; sono potenti quelli che mi vorrebbero distrutto e che a torto mi sono nemici; perfino quello che non avevo preso, l’ho dovuto restituire.
5 O Dio, tu conosci la mia follia, e le mie colpe non ti sono occulte.
6 Non sian confusi, per cagion mia, quelli che sperano in te, o Signore, Eterno degli eserciti! Non siano svergognati per cagion mia, quelli che ti cercano, o Dio d’Israele!
7 Perché per amor tuo io porto il vituperio, e la vergogna mi copre la faccia.
8 Io son divenuto un estraneo ai miei fratelli, e un forestiero ai figliuoli di mia madre.
9 Poiché lo zelo della tua casa mi ha roso, e i vituperi di quelli che ti vituperano son caduti su me.
10 Io ho pianto, ho afflitto l’anima mia col digiuno, ma questo è divenuto un motivo d’obbrobrio.
11 Ho fatto d’un cilicio il mio vestito, ma son diventato il loro ludibrio.
12 Quelli che seggono alla porta discorron di me, e sono oggetto di canzone ai bevitori di cervogia.