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PROVERBI 30:8-20 in Italian

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PROVERBI 30:8-20 in Sacra Bibbia

8 Allontana da me vanità e parole di bugia; Non mandarmi povertà, nè ricchezze; Cibami del mio pane quotidiano;
9 Che talora io non mi satolli, e ti rinneghi, E dica: Chi è il Signore? Che talora altresì io non impoverisca, e rubi, Ed usi indegnamente il Nome dell'Iddio mio.
10 Non dir male del servo appo il suo padrone; Che talora egli non ti maledica, e tu ti renda colpevole.
11 Vi è una generazione d'uomini che maledice suo padre; E non benedice sua madre.
12 Vi è una generazione d'uomini che si reputa netta, E non è lavata della sua lordura.
13 Vi è una generazione d'uomini che ha gli occhi grandemente elevati, E le palpebre alzate.
14 Vi è una generazione d'uomini i cui denti sono spade, Ed i mascellari coltelli, Per divorare i poveri d'in su la terra, Ed i bisognosi d'infra gli uomini.
15 La mignatta ha due figliuole, che dicono: Apporta, apporta. Queste tre cose non si saziano giammai; Anzi queste quattro non dicono giammai: Basta!
16 Il sepolcro, la matrice sterile, La terra che non si sazia giammai d'acqua, E il fuoco, che giammai non dice: Basta!
17 I corvi del torrente trarranno, E i figli dell'aquila mangeranno gli occhi Di chi beffa suo padre, E sprezza di ubbidire a sua madre.
18 Queste tre cose mi sono occulte; Anzi, io non conosco queste quattro:
19 La traccia dell'aquila nell'aria, La traccia del serpente sopra il sasso, La traccia della nave in mezzo del mare, La traccia dell'uomo nella giovane.
20 Tale è il procedere della donna adultera; Ella mangia, e si frega la bocca, E dice: Io non ho commessa alcuna iniquità.
PROVERBI 30 in Sacra Bibbia

Proverbi 30:8-20 in Riveduta Bibbia 1927

8 allontana da me vanità e parola mendace; non mi dare né povertà né ricchezze, cibami del pane che m’è necessario,
9 ond’io, essendo sazio, non giunga a rinnegarti, e a dire: “Chi è l’Eterno?” ovvero, diventato povero, non rubi, e profani il nome del mio Dio.
10 Non calunniare il servo presso al suo padrone, ch’ei non ti maledica e tu non abbia a subirne la pena.
11 V’è una razza di gente che maledice suo padre e non benedice sua madre.
12 V’è una razza di gente che si crede pura, e non è lavata dalla sua sozzura.
13 V’è una razza di gente che ha gli occhi alteri e come! e le palpebre superbe.
14 V’è una razza di gente i cui denti sono spade e i mascellari, coltelli, per divorare del tutto i miseri sulla terra, e i bisognosi fra gli uomini.
15 La mignatta ha due figliuole, che dicono: “Dammi” “dammi!”. Ci son tre cose che non si sazian mai, anzi quattro, che non dicon mai: “Basta!”
16 Il soggiorno dei morti, il seno sterile, la terra che non si sazia d’acqua, e il fuoco, che non dice mai: “Basta!”
17 L’occhio di chi si fa beffe del padre e disdegna d’ubbidire alla madre, lo caveranno i corvi del torrente, lo divoreranno gli aquilotti.
18 Ci son tre cose per me troppo maravigliose; anzi quattro, ch’io non capisco:
19 la traccia dell’aquila nell’aria, la traccia del serpente sulla roccia, la traccia della nave in mezzo al mare, la traccia dell’uomo nella giovane.
20 Tale è la condotta della donna adultera: essa mangia, si pulisce la bocca, e dice: “Non ho fatto nulla di male!”
Proverbi 30 in Riveduta Bibbia 1927