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CANTICO DEI CANTICI 5:3-16 in Italian

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CANTICO DEI CANTICI 5:3-16 in Sacra Bibbia

3 Ed io risposi: Io ho spogliata la mia gonna, come la rivestirei? Io mi ho lavati i piedi, come li brutterei?
4 L'amico mio mise la mano per lo buco dell'uscio, E le mie interiora si commossero per amor di lui.
5 Io mi levai, per aprire al mio amico; E le mie mani stillarono mirra, E le mie dita mirra schietta, Sopra la maniglia della serratura.
6 Io apersi all'amico mio; Ma l'amico mio già si era ritratto, ed era passato oltre. Io era fuor di me, quando egli parlava; Io lo cercai, ma non lo trovai; Io lo chiamai, ma egli non mi rispose.
7 Le guardie, che vanno attorno alla città, mi trovarono, Mi batterono, mi ferirono; Le guardie delle mura mi levarono il mio velo d'addosso.
8 Io vi scongiuro, figliuole di Gerusalemme, Se trovate il mio amico, Che gli rapporterete? Rapportategli che io languisco di amore.
9 Che è il tuo amico, più che un altro amico, O la più bella d'infra le femmine? Che è il tuo amico, più che un altro amico, Che tu ci hai così scongiurate?
10 Il mio amico è bianco e vermiglio, Portando la bandiera fra diecimila.
11 Il suo capo è oro finissimo, Le sue chiome sono crespe, Brune come un corvo.
12 I suoi occhi paiono colombe presso a ruscelli d'acque; E sono come lavati in latte, Posti come dentro i castoni d'un anello.
13 Le sue guance son simili ad un'aia d'aromati, Ad aiuole di fiori odorosi; Le sue labbra paiono gigli, E stillano mirra schietta.
14 Le sue mani paiono anelli d'oro, Ne' quali sono incastonati berilli; Il suo corpo è avorio pulito, Coperto di zaffiri.
15 Le sue gambe son come colonne di marmo, Fondate sopra piedistalli d'oro fino; Il suo aspetto è simile al Libano, Eccellente come i cedri.
16 Il suo palato è tutto dolcezze, Ed egli è tutto amorevolezze. Tale è l'amor mio, tale è l'amico mio, O figliuole di Gerusalemme.
CANTICO DEI CANTICI 5 in Sacra Bibbia

Cantico dei Cantici 5:3-16 in Riveduta Bibbia 1927

3 Io mi son tolta la gonna; come me la rimetterei? Mi son lavata i piedi; come l’insudicerei?
4 L’amico mio ha passato la mano per il buco della porta, e le mie viscere si son commosse per lui.
5 Mi son levata per aprire al mio amico, e le mie mani hanno stillato mirra le mie dita mirra liquida, sulla maniglia della serratura.
6 Ho aperto all’amico mio, ma l’amico mio s’era ritirato, era partito. Ero fuori di me mentr’egli parlava; l’ho cercato, ma non l’ho trovato; l’ho chiamato, ma non m’ha risposto.
7 Le guardie che vanno attorno per la città m’hanno incontrata, m’hanno battuta, m’hanno ferita; le guardie delle mura m’hanno strappato il velo.
8 Io vi scongiuro, o figliuole di Gerusalemme, se trovate il mio amico, che gli direte?… Che son malata d’amore.
9 Che è dunque, l’amico tuo, più d’un altro amico, o la più bella fra le donne? Che è dunque, l’amico tuo, più d’un altro amico, che così ci scongiuri?
10 L’amico mio è bianco e vermiglio, e si distingue fra diecimila.
11 Il suo capo è oro finissimo, le sue chiome sono crespe, nere come il corvo.
12 I suoi occhi paion colombe in riva a de’ ruscelli, lavati nel latte, incassati ne’ castoni d’un anello.
13 Le sue gote son come un’aia d’aromi, come aiuole di fiori odorosi; le sue labbra son gigli, e stillano mirra liquida.
14 Le sue mani sono anelli d’oro, incastonati di berilli; il suo corpo è d’avorio terso, coperto di zaffiri.
15 Le sue gambe son colonne di marmo, fondate su basi d’oro puro. Il suo aspetto è come il Libano, superbo come i cedri;
16 il suo palato è tutto dolcezza, tutta la sua persona è un incanto. Tal è l’amor mio, tal è l’amico mio, o figliuole di Gerusalemme.
Cantico dei Cantici 5 in Riveduta Bibbia 1927