2proclamare la mattina la tua benignità, e la tua fedeltà ogni notte,
3sul decacordo e sul saltèro, con l’accordo solenne dell’arpa!
4Poiché, o Eterno, tu m’hai rallegrato col tuo operare; io celebro con giubilo le opere delle tue mani.
5Come son grandi le tue opere, o Eterno! I tuoi pensieri sono immensamente profondi.
6L’uomo insensato non conosce e il pazzo non intende questo:
7che gli empi germoglian come l’erba e gli operatori d’iniquità fioriscono, per esser distrutti in perpetuo.
8Ma tu, o Eterno, siedi per sempre in alto.
9Poiché, ecco, i tuoi nemici, o Eterno, ecco, i tuoi nemici periranno, tutti gli operatori d’iniquità saranno dispersi.
10Ma tu mi dài la forza del bufalo; io son unto d’olio fresco.
11L’occhio mio si compiace nel veder la sorte di quelli che m’insidiano, le mie orecchie nell’udire quel che avviene ai malvagi che si levano contro di me.