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Sacra Bibbia - ROMANI - ROMANI 6

ROMANI 6:10-21

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10Perciocchè, in quanto egli è morto, è morto al peccato una volta; ma in quanto egli vive, vive a Dio.
11Così ancora voi reputate che ben siete morti al peccato; ma che vivete a Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore.
12Non regni adunque il peccato nel vostro corpo mortale, per ubbidirgli nelle sue concupiscenze.
13E non prestate le vostre membra ad essere armi d'iniquità al peccato; anzi presentate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi; e le vostre membra ad essere armi di giustizia a Dio.
14Perciocchè il peccato non vi signoreggerà; poichè non siete sotto la legge, ma sotto la grazia.
15Che dunque? peccheremo noi, perciocchè non siamo sotto la legge, ma sotto la grazia? Così non sia.
16Non sapete voi, che a chiunque vi rendete servi per ubbidirgli, siete servi a colui a cui ubbidite, o di peccato a morte, o d'ubbidienza a giustizia?
17Ora, ringraziato sia Iddio, ch'eravate servi del peccato; ma avete di cuore ubbidito alla forma della dottrina, nella quale siete stati tramutati.
18Ora, essendo stati francati dal peccato, voi siete stati fatti servi della giustizia.
19(Io parlo nella maniera degli uomini, per la debolezza della vostra carne.) Perciocchè, siccome già prestaste le vostre membra ad esser serve alla bruttura, ed all'iniquità, per commetter l'iniquità; così ora dovete prestare le vostre membra ad esser serve alla giustizia, a santificazione.
20Perciocchè, allora che voi eravate servi del peccato, voi eravate franchi della giustizia.
21Qual frutto adunque avevate allora nelle cose, delle quali ora vi vergognate? poichè la fin d'esse è la morte.

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