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Sacra Bibbia - LUCA - LUCA 13

LUCA 13:8-26

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8Ma egli, rispondendo, gli disse: Signore, lascialo ancora quest'anno, finchè io l'abbia scalzato, e vi abbia messo del letame;
9e se pur fa frutto, bene; se no, nell'avvenire tu lo taglierai.
10OR egli insegnava in una delle sinagoghe, in giorno di sabato.
11Ed ecco, quivi era una donna che avea uno spirito d'infermità già per ispazio di diciotto anni, ed era tutta piegata, e non poteva in alcun modo ridirizzarsi.
12E Gesù, vedutala, la chiamò a sè, e le disse: Donna, tu sei liberata dalla tua infermità.
13E pose le mani sopra lei, ed ella in quello stante fu ridirizzata, e glorificava Iddio.
14Ma il capo della sinagoga, sdegnato che Gesù avesse fatta guarigione in giorno di sabato, prese a dire alla moltitudine: Vi son sei giorni, ne' quali convien lavorare; venite adunque in que' giorni, e siate guariti; e non nel giorno del sabato.
15Laonde il Signore gli rispose, e disse: Ipocriti! ciascun di voi non iscioglie egli dalla mangiatoia, in giorno di sabato, il suo bue, o il suo asino, e li mena a bere?
16E non conveniva egli scioglier da questo legame, in giorno di sabato, costei, ch'è figliuola d'Abrahamo, la qual Satana avea tenuta legata lo spazio di diciotto anni?
17E mentre egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari erano confusi; ma tutta la moltitudine si rallegrava di tutte le opere gloriose che si facevano da lui.
18OR egli disse: A che è simile il regno di Dio, ed a che l'assomiglierò io?
19Egli è simile ad un granel di senape, il quale un uomo ha preso, e l'ha gettato nel suo orto; e poi è cresciuto, ed è divenuto albero grande; e gli uccelli del cielo si son ridotti al coperto ne' suoi rami.
20E di nuovo disse: A che assomiglierò il regno di Dio?
21Egli è simile al lievito, il quale una donna prende, e lo ripone in tre staia di farina, finchè tutta sia levitata.
22POI egli andava attorno per le città, e per le castella, insegnando, e facendo cammino verso Gerusalemme.
23Or alcuno gli disse: Signore, sono eglino pochi coloro che son salvati?
24Ed egli disse loro: Sforzatevi d'entrar per la porta stretta, perciocchè io vi dico che molti cercheranno d'entrare, e non potranno.
25Ora, da che il padron della casa si sarà levato, ed avrà serrato l'uscio, voi allora, stando difuori, comincerete a picchiare alla porta, dicendo: Signore, Signore, aprici. Ed egli, rispondendo, vi dirà: Io non so d'onde voi siate.
26Allora prenderete a dire: Noi abbiam mangiato, e bevuto in tua presenza; e tu hai insegnato nelle nostre piazze.

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